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Edera: coltivazione, malattie e sintomi fai da te

Edera: coltivazione, malattie e sintomi

L’Edera è una pianta da interni di facile coltivazione e si adatta bene alle diverse esposizioni

Questa pianta preferisce un’esposizione luminosa in appartamento ed ombrosa all’esterno. Resiste bene anche a temperature molto basse, ma quella ottimale e tra i 10 e 15°C.

Bisogna annaffiarla un paio di volte in estate e una volta sola d’inverno. Il terriccio deve essere ricco di sostanze organiche e va concimata da aprile ad ottobre con un fertilizzante liquido per piante verdi d’appartamento ogni 20-30gg.

Non presenta fioritura e si propaga per ramificazione. Sono piante di dimensioni ridotte, ma se coltivate in vasi di grandezza adeguata o nel terreno, possono raggiungere dimensioni notevoli.

Come si coltiva l’Edera?

Questo tipo di pianta, grazie alla sua caratteristica di ricadenza, è generalmente coltivata per arricchire le composizioni, in cestini da appendere, disposta su mensole o ripiani o come pianta rampicante su terrazzi (grazie alle sue radici estremamente prensili).

Soffre in ambienti troppo caldi o secchi, ama l’ombra e le temperature miti ed ha bisogno di un terriccio sempre umido.

Malattie e sintomi

  • Deformazione delle foglie: afidi. Utilizzare un apposito insetticida.
  • Foglie o fusti ingialliti: cocciniglie. Eliminare manualmente con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool o appositi insetticidi anticoccidici.
  • Macchie argentee sulle foglie: tripidi . Utilizzare un insetticida sistematico.
  • Foglie secche: acari. Trattare con un acaricida e mantenere alta l’umidità intorno alla pianta.

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