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come posare le piastrelle- un po' di storia

Come posare piastrelle: un po’ di storia

Eccoci qui a parlare di come si posano le piastrelle.
Ho avuto l’occasione di capire che questo è un argomento che vi interessa particolarmente.
Cercherò di fare un quadro completo di tutto ciò che bisogna sapere per poter fare una buona posa del vostro pavimento.

Cominciamo 🙂 ……

Come posavano i pavimenti prima dell’ invenzione della colla per piastrelle?

Una volta  i pavimenti delle case non avevano le piastrelle moderne a cui siamo abituati ai giorni di oggi, prevalentemente i pavimenti erano fatti:

– Con il marmo, tagliato in piastrelle.
Solitamente il formato poteva variare dalla grossa lastra per i locali più ampi fino alle piastrelle 40*40 o 50*50 , ma erano posati solo in case di prestigio.
Venivano posati semplicemente stendendo del terriccio ma di sottile granulometria, fino a quasi raggiungere la quota dell’ altezza del pavimento, ma rimanendo al di sotto del piano del pavimento finito, dello spessore del marmo più lo spessore del collante ( che a quei tempi era la calce, in tempi ancora in dietro era l’argilla).
Dopo si passava alla fase vera e propria posa del marmo e veniva posato a calce,(malta bastarda).
Se erano posate in luoghi dove il passaggio pedonale era forte le piastrelle di marmo tendevano a consumarsi, specialmente le parti anteriori delle scale o le soglie delle porte.

– Esistevano delle piastrelle fatte in cemento dalla forma quadrata, rettangolare e ottagonale, avevano uno spessore di 2 cm, si posavano con la stessa tecnica di posa  del marmo.
Erano delle piastrelle in cemento molto resistenti ai colpi ma tendevano a consumarsi  al passaggio pedonale, infatti era facile capire dove c’era di più passaggio perché la piastrella era più consumata in quelle parti, questo consumo della piastrella avveniva in una decina d’anni, a secondo della qualità della piastrella stessa.
La colorazione della piastrella era fatta solo nella parte superiore  negli ultimi 5 mm. questo faceva si che al consumo da calpestio se era colorata una volta che finiva la parte colorata usciva fuori il cemento.

– Un pavimento che ha aperto la strada all’ era moderna era fatto con piastrelle di graniglia.
Ritornato di moda anche ai giorni attuali, ma ora fa parte di una fascia di pavimenti d’elite, esso è abbastanza costoso.
Questi pavimenti sono fatti sempre con una base cementizia, hanno uno spessore di 2,5 cm e avevano nella parte terminale delle scaglie di marmo di vari colori immerse in un cemento colorato.
Infatti, questa varietà di colori che si potevano dare lasciavano la via libera alla creatività.
Si creavano forme, cornici, scritte quello che si voleva. Certo, sempre al giusto costo. Dato che le piastrelle in graniglia hanno lo strato superiore dove vengono immerse le scaglie di marmo e il cemento, abbastanza spesso (anche quasi un cm) si possono levigare a piombo, questa è un’operazione in cui le piastrelle perdono la vivacità del colore e appaiono opacizzate e graffiate.
Una volta fatta la levigatura e la lucidatura a piombo, questo tornerà vivo come in origine.
Se volete vedere come sono fatte le piastrelle in graniglia fate un giro su google le troverete.
La posa era fatta sempre con una base di sabbia e poi messe a calce, appena posato dopo averlo fatto asciugare e indurire un po’ veniva levigato, così era pronto.

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  1. Buonasera, a proposito del pavimento in mattonelle di graniglia anni ’70, vorrei chiederle se sa dirmi se è possibile renderlo meno poroso possibile e in che modo.

    Grazie

    Valeria