Giovanni Borgogni
Come dice il detto ” la notte porta consiglio”, mi sarebbe venuta un altra idea che potrebbe salvare capra e cavoli. Con questo nuovo metodo si eviterebbe di forare il moncone, usando però sempre la tecnica dei rinforzi, oltre naturalmente all’uso della colla epossidica.
Si tratterebbe di questo: invece di mettere le anime dentro il moncone, metterne due ai lati… usando come appoggio, da una parte la mattonella a sx e dall’altra il muro della scala.
Ho fatto uno scarabocchio per rendere meglio l’idea:
Lo schizzo è chiaramente uno schema di principio… poi si tratta di stabilire bene le modalità della messa in opera di tali rinforzi. Difatti, nel muro, per esempio, occorrerà fare in modo che il sostegno vada a prendere non sullo scialbo ma nel sodo del muro. A questo scopo potremmo fare in quel punto, uno scasso nel muro, riempirlo di cemento e, poi, fare l’incassatura per la spina direttamente su questo. E a quel punto la raggiatura può essere al filo del muro, come si vede ne disegno.
Un altra possibilità, sempre in quel punto, potrebbe essere di murarci direttamente una staffa che sporgesse la misura sufficiente ad impegnarsi
alcuni mm nella scanalatura eseguita sul lato dx del moncone.
Naturalmente, se mi fosse sfuggito qualcosa, non fate riguardi con critiche o migliorie. 😉