Giovanni Borgogni
Ciao Max, come già detto, la scala ha venti anni e il pezzo, purtroppo, è ormai irreperibile. Ho già sentito tutti i negozi della mia città (Siena) e tutti mi dicono la stessa cosa:
Ormai, dopo tante ricerche fallite, mi sono deciso a optare per la riparazione… Purtroppo le mie conoscenze sul campo sono molto deficitarie e, perciò, prima di procedere con qualsiasi tipo di intervento devo sapere tutto quello che serve, per essere sicuro di non commettere il minimo errore ed essere certo che, dopo fatto il lavoro, lo scalino reggerà il peso delle persone che ci transitano sopra.
Ho avuto molti consigli, in merito alle varie tipologie di intervento, ma le opinioni sono discordanti. C’è chi dice che qualsiasi cosa faccia alla fine lo scalino si romperà di nuovo; altri mi assicurano che con colla epossidica reggerà più che da nuovo; altri, ancora, mi dicono che devo inserire delle anime dentro fra i due pezzi, altrimenti la sola colla non può reggere; altri, invece, dicono che fare dei fori nel pezzo rotto, già di per sé è partire con il piede sbagliato, in quanto tali fori rappresenterebbero un indebolimento del pezzo… etc. etc.
Quello che penso io è che la soluzione delle anime può essere quella vincente. Difatti, il pezzo staccato è di per se già molto più spesso dello spessore della pedata, per cui, su questo, le forature non sarebbero un indebolimento… caso mai occorrerà fare gli altri fori, sul pezzo rimasto sullo scalino, non direttamente sullo spessore della pedata, ma andare, in diagonale, a prendere il cemento sottostante.
Per cui io penserei di fare cosi:
1) pulire le traccie di malta rimaste, sia sullo scalino, sia sul pezzo rotto
2) eseguire 4 fori (ciechi) di 8 sul moncone, in diagonale
3) fare altri 4 fori in linea con quelli suddetti,
che dovrebbero entrare accanto al sopra della mattonella verticale, scendere in diagonale con gli stessi gradi degli altri e penetrare a fondo nella struttura dello scalino.
4) usando una cartuccia per tasselli chimici, mettere subito uno strato che faccia di appoggio sotto al moncone
5) riempire di resina i fori sullo scalino e inserire 4 pezzi di filettato di 6, facendo attenzione che la resina non fuoriesca dai fori, altrimenti farebbe spessore nel punto di giunzione
6) spalmare di colla epossidica nelle due superfici di rottura
7) inserire la resina sui fori del moncone, sempre in quantità tale che durante l’inserimento dei filettati non fuoriesca dal filo del pezzo
8)inserire il moncone sui pezzi di filettato che fuoriescono dallo scalino e mandare a contato i due pezzi, mettendoli esattamente allo stesso filo superiore
9) pulire bene la colla e la resina fuoriuscita da tutte le parti con alcool e cotone
10)tenere in posizione i due pezzi con del nastro adesivo sul piano superiore e dei pesi che tengano accostati i due lembi ed attendere 24 ore
11)togliere il nastro adesivo ed, eventualmente, stuccare con resina del colore della piastrella il punto di giunzione.
Come vedi il procedimento, per me, è lineare… Però, essendo la prima volta che mi cimento in una impresa del genere, mi assalgono mille dubbi. Poi se fosse per me, poco male, ma è per un caro amico che è disperato perché non trova nessuno disposto a prendersi questa rogna e solo io, ingenuamente, ho fatto lo sbaglio di offrirmi volontario…ma ormai sono in ballo, devo andare avanti e non mi posso permettere di fare brutte figure….
I motivi, poi, del perché tutti hanno rifiutato il lavoro sono evidenti: perderci un sacco di tempo senza, poi, essere realmente in grado di offrire la garanzia che lo scalino poi non si romperà di nuovo…
Tu che ne dici? Ce la posso fare? oppure ancora ci sono cose che devo sapere per non sbagliare?
Giovanni